Gli organizzatori lituani si sono mostrati ispirati per la gara massenstart, vi erano cinque cambi carta e anche cambio scala (1:5000 e 1:10`000) con farsta. Questo ha richiesto dai biker una gara attiva e concentrazione. "Ci si poteva anche fare aiutare un po' dagli altri, ma bisognava poi sapere prendere la propria scelta al momento giusto", ha spiegato l'allenatore svizzero Simon Seger.
La via verso il bronzo di Simon Brändli
Il ragazzo del Turbenthal ha fatto una gara attiva e ha anche fatto scelte da solo. All'inizio Simon Brändli aveva
Sentimenti diversi tra le donne
Maja Rothweiler non vuole parlare molto della gara di oggi: "Oggi è un giorno da dimenticare." Come può succedere in una gara massenstart, si è scontrata con la tedesca Anke Danovski ad un cambio di direzione. Per fortuna hanno potuto continuare entrambe, ma Maja Rothweiler ha perso contatto con le prime e non ha potuto lottare per la Top Ten, "Alla fine ho rallentato e ho difeso la mia posizione." Così si è piazzata 19. (+8:14).
A Ursina Jäggi è andata meglio. Le sono mancati solo pochi secondi per il diploma. Ha aprofittato del forte tram con la francese che ha poi vinto il bronzo Gaelle Barlet e la finlandese Ingrid Stengard. Il cambio sulla carta 1:5000 le è riuscito bene. Nell'ultima carta senza farsta ha iniziato male. La direzione non le era chiara. Ne è seguito il primo buco dalle prime. "Una scelta sbagliata dal tram di 4 con Hana Garde, Gabriele Andrasiuniene, una finlandese e me ha portato Ingrid Stengard ad avantaggiarsi. Poi ho dovuto lottare molto fisicamente." L'argoviese ha cercato ancora di attaccare, ma nell'ultima salita verso l'arrivo "ho finito la benzina, forse ho sentito il dislivello fatto di troppo ieri", ha spiegato la felice ottava (+5:09).
La gara è stata vinta dalla britannica Emily Benham (01:14:41), davanti alla russa Shipilova Vinogradova Olga (+1:02) e a Gaelle Barlet (+1:34).
Adrian Jäggi paga dazio
Adrian Jäggi era piuttosto contento con la sua gara, se non ci fossero stati i problemi. Tre volte le cartine sono volate via dal suo leggio. "le prime 4 carte avevano una grandezza stupida, così che mi sono cadute fuori tre
volte dal leggio visto che l'ho lasciato aperto sul lato per non bucarle tutte." Il solettese ha così perso continuamente il gruppo di testa. Il terreno lituano è inoltre molto diverso dal nostro: "Non mi trovo ancora così bene con il terreno. È difficile e in Svizzera non si può allenarlo. Spero che il terreno della long si adatti di più a me, domani voglio comunque fare una gara sicura e senza errori in prima tratta della staffetta."
La gara è stata vinta dal danese Thomas Steinthal (01:17:38), davanti al ceco Jan Hasek (+0.04) e a Martin Kanta (+0:05).
Testo: David Hayoz, Foto: Donatas Lazauskas