L'inizio della Swiss Cup di quest'anno era una prima per due ragioni: Per la prima volta in Svizzera vi è stata una gara massenstart, organizzata perfettamente dall'OLG Biberist SO.

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Podio DE (Foto U. Häusermann)

Un bel tempo priamaverile, alberi in fiore e luminosi campi di colza che brillavano tra gli alberi, hanno accolto il centinaio di partecipanti sabato alla terza Biberister Bike-OL, che contava come campionato svizzero massenstart sulla carta Martinsflue. Una gara massenstart promette tensione - il capo-gara e tracciatore Thomas Jäggi l'ha messo in pratica in grande maniera. Si partiva in gruppi fino a 15 atleti, a dipendenza della categoria e del percorso. Nello spazio di un'ora erano tutti in gara.

Questa era composta da due giri con farsta e una parte finale uguale all'interno della categoria. Il bosco a nord-est di Soletta è pieno di massi erratici grandi e piccoli ed è un terreno geniale per la Bike-OL perché offre una fitta rete di sentieri e strade.

 

 

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Podio HE (Foto: U. Häusermann)

I numerosi alberi caduti con la tempesta Burglind non hanno aggiunto sfide solo per le scelte, ma anche per l'aggiornamento della cata. Assieme ai blocchi di sasso creavano inoltre un'atmosfera che testimoniava che ad una Bike-OL ogni tanto vi è anche una parte di avventura.

I partecipanti erano entusiasti della gara. Anche Maja Rothweiler, chiara vincitrice tra le donne élite, ha lodato il grande lavoro organizzativo: "Era molto bello e mi è piaciuto molto! Il percorso era interessante e c'erano molti bei trail." Due buoni minuti dietro a Maja si è classificata Ursina Jäggi, che l'anno scorso si è ritirata dalla nazionale, ma che si muove ancora molto sulla mountainbike. Il podio è stato completato dalla più volte ex-campionessa del mondo Christine Schaffner.

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Categoria D14 pronta alla partenza (Foto: Ursula Häusermann)

Simon Brändli è diventato campione svizzero tra gli uomini élite. Questa non er una grande sorpresa, visto che ai mondiali 2017 aveva vinto il bronzo con un intenso sprint finale proprio nel massenstart. Nella gara di ieri il contatto con gli avversari era chiaramente poco visto il basso numero di partecipanti. "Solo nel secondo giro ho visto Adrian Jäggi", ha detto Simon, che non è andato al meglio nel primo giro, ma che in generale era contento della sua gara. Adrian Jäggi, che in realtà può ancora partire tra gli juniori, ha mostrato con il suo argento tra gli élite il suo grande potenziale e ha avuto un vantaggio di più di sei minuti su Beat Schaffner, in passato in nazionale ad ottimo livello. Questi ha fatto un errore amministrativo che gli è costato diversi minuti.

Risutlati 

Foto seguiranno su www.mtbo-sui.com.

Resoconto: Ursula Häusermann

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Alberi caduti con la tempesta Burglind rendono più difficili le scelte (Foto: Thomas Jäggi).