Le ruote delle mountainbike girano nuovamente: con un ritardo di due mesi anche la stagione nazionale di Bike-OL ha avuto inizio domenica con la 4. Biberister Bike-OL nel nuovo terreno Buechhof-Altisberg. La gara valeva anche come gara di selezione per (si spera) le gare di coppa del mondo autunnali in Finlandia e per gli europei in Portogallo.

Gli organizzatori dell’OLG Biberist SO hanno scelto un nuovo terreno attorno al comune del più volte campione del mondo e medagliato juniori Adrian Jäggi di Lohn-Ammannsegg per l’apertura della stagione attesa con trepidazione. Jäggi si è molto felicitato di potere percorrere a velocità di gara i trail in parte molto impegnativi del suo terreno preferito di allenamento o come ha commentato lui stesso su strava con lo slang tipico dei biker: “Shredding the hometrails in a competition”. Dopo i suoi problemi al ginocchio della primavera, il solettese sembra avere ritrovato una buona forma e ha occupato il secondo rango dopo una gara molto solida. Al terzo posto il giovane Silas Hotz dell’OLK Argus, che quest’anno affronta la sua prima stagione tra gli élite e che ha avuto piacere a potere finalmente mostrare nuovamente il suo potenziale in una gara. Dopo un errore di quasi quattro minuti per il terzo punto, è stato recuperato dopo circa un terzo di gara dall’atleta di casa. In una prima fase Hotz e Jäggi hanno affrontato la gara assieme, in seguito non si sono però regalati nulla e in seguito hanno sempre cercato di distanziare l’avversario diretto su scelte diverse, cosa che però non è riuscita.

Il terreno di gara era contrassegnato da due tipi principali con caratteristiche diverse. La parte più grande a nord aveva alcune valli e verso nord delle coste che hanno permesso al tracciatore Thomas Jäggi di offrire delle scelte ai concorrenti. La parte a sud aveva un terreno piccolo con molti trail e ripido verso l’Emme che richiedeva anche un orientamento fine e una precisa lettura della carta. Entrambe le parti hanno offerto agli atleti di punta alcuni trail impegnativi dove soprattutto i “giovani selvaggi” hanno potuto mostrare le loro qualità tecniche.

Come spesso nel recente passato, il leader della squadra Simon Brändli si è trovato al meglio con queste condizioni, ha potuto usare la sua buona forma costruita per la stagione primaverile e ha festeggiato in seguito una chiara vittoria.

Tra le donne si è issata al primo posto la più volte campionessa del mondo e oggi allenatrice della nazionale Christine Schaffner. Ha vinto abbastanza chiaramente davanti ad Ursina Jäggi, ritiratosi da due anni dallo sport di punta. La vera favorita tra le donne, Maja Rothweiler, affronta giustamente con cautela la stagione dopo una brutta caduta durante l’allenamento invernale (con una commozione cerebrale) e ha rinunciato ad una partenza tra le élite, affrontando un percorso della categoria élite.

Conclusione: I circa 140 partecipanti alla prima stagionale sono stati premiati dagli organizzatori con una gara perfettamente organizzata e con percorsi interessanti, anche seguendo le rigide misure del concetto di protezione per COVID-19 di Swiss Orienteering. O per rimanere nello slang inglese della mountainbike: "Bike-O at its best".

Classifica HAL

1. Simon Brändli Winterthur 1:36:42
2. Adrian Jäggi   Lohn-Ammannsegg 1:38:14
3. Silas Hotz Schafisheim     1:45:06

Classifica DAL

1. Christine Schaffner Innerberg 1:33:00
2. Ursina Jäggi  Brittnau           1:38:13
3. Sabine Herzig Solothurn         2:00:26

Qui si trovano le classifiche HAL e DAL

Classifiche altre categorie

I percorsi su RouteGadget (interessante anche per gli orientsiti a piedi dare ogni tanto un'occhiata....)

(Testo: Thomas Bossi, Foto pagina iniziale (Simon Brändli ai mondiali 2019 Danimarca): Beat Schaffner)