Al termine dei campionati europei di Bike-OL, la staffetta mista composta da Ursina Jäggi, Noah Rieder e Adrian Jäggi ha sorpreso tutti conquistando la medaglia di bronzo. Dopo diversi quarti posti negli ultimi anni con Simon Hellmüller e Maja Rothweiler, è stata una soddisfazione speciale per Adrian Jäggi salire sul podio con la nuova formazione.

(Le foto della giornata saranno disponibili non appena disponibili su https://suimtbo.ch/ e successivamente qui)

La giornata è iniziata relativamente fresca all'ombra degli alberi che costeggiavano il rettilineo d'arrivo asfaltato e checreavano un bell’ambiente. Oggi sono stati gli élite a partire per primi, con Ursina Jäggi in prima tratta. Jäggi ha condotto una gara poco appariscente, rimanendo sempre un po' indietro rispetto ai leader e recuperando tutti le concorrenti che commettevano un errore. Jäggi è riuscita a lasciarsi alle spalle alcune di loro prima che lei stessa facesse due scelte non buone, perdendo un po’ di tempo, ma evitando anche i rischi della scelta più veloce. Così ha passato il testimone a Noah Rieder, non così presto come sembrava per molto tempo, ma comunque senza grosse perdite di tempo, al 10° posto. Rieder ha continuato la gara con lo stesso stile, coprendo il percorso in modo controllato e approfittando degli errori degli altri. Così è risalito al quinto posto intermedio a metà gara, dove è rimasto fino alla fine della tratta. Ora spettava ad Adrian Jäggi ottenere il massimo dalla promettente posizione di partenza. La particolarità della gara di oggi era che già prima della partenza gli atleti potevano seguire i punti GPS su sfondo bianco, cosa che Jäggi ha abilmente sfruttato per sé, analizzando quali punti si muovevano rapidamente e memorizzando i loro percorsi per trasferirli mentalmente sulla mappa all'inizio della gara. Jäggi ha quindi trascorso la prima parte della gara cercando di raggiungere i leader della corsa, cosa che è riuscito a fare senza rendersi conto che si trattava dei primi. Jäggi ha affrontato molto bene lo stile di disegno della cartina e si è fatto strada attraverso la tortuosa rete di sentieri senza commettere errori. Poco dopo la metà della gara, la grande sorpresa: come uno stormo di piccioni, il gruppo di testa si è diviso in tutte le direzioni possibili in pochissimo tempo. Gli unici a scegliere la direzione giusta sono stati l'italiano Rosetto e il finlandese Kaksonen, che sono riusciti a staccarsi dagli altri. Jäggi, tuttavia, è stato il più veloce a recuperare e, insieme a Kaksonen, si è messo all'inseguimento di Rosetto poco dopo. Poco prima del passaggio spettacolo, però, Kaksonen è riuscito a mettere un po' di distanza tra sé e gli altri, grazie al farsta più corto. L'ordine d'arrivo è stato quindi stabilito, o almeno così si potrebbe pensare, perché Rosetto ha avuto la sfortuna di bucare sull'ultimo giro ed è quindi stato superato dal finlandese. Nonostante la lotta, Jäggi non è riuscito a raggiungere l'italiano. La Svizzera si è quindi classificata al terzo posto ed è stata molto soddisfatta. Nessuno della squadra si aspettava una prestazione così buona. Un bel finale per questo campionato europeo, dove tutti gli atleti hanno dovuto tagliare il traguardo prima o poi.

Quasi nello stesso momento in cui Jäggi ha tagliato il traguardo, è partita la staffetta successiva, quella juniori con Silas Lützelschwab in prima tratta. Lützelschwab era soddisfatto della sua prestazione. Tuttavia, è riuscito a dare il cambio a Noé Henseler solo con un distacco di quasi dieci minuti. Lützelschwab ha valutato male la sua prestazione? No! Il distacco si spiega benissimo con la differenza di età. Perché Lützelschwab, all'età di 15 anni, ha dovuto gareggiare contro ragazzi che, al di fuori dei campionati, davano già del filo da torcere agli élite. Nel complesso, una prestazione solida, con uno svantaggio un po' ingiusto dovuto alla sua età. Altrettanto buona è stata la prestazione del secondo giovane, Henseler, in seconda tratta. A parte una piccola incertezza all'inizio della gara, ha corso una gara impeccabile ma anche solitaria e ha passato il testimone a Schnyder con un distacco complessivo di poco meno di 13 minuti. Schnyder doveva avere un po' di rabbia e delusione repressa dai giorni precedenti, perché quello che ha mostrato quando è finalmente uscito in pista è stata una gara di recupero da manuale. Concentrato e con gambe fortissime, si è lanciato in una corsa a perdifiato, senza quasi accorgersi di quante persone stesse superando. Schnyder ha lottato fino al quarto posto, assicurandosi così un diploma per sé e per la sua squadra alla fine dei campionati. Alla fine, gli è mancato meno di un minuto per ottenere la medaglia di bronzo.

Questo è tutto per quanto riguarda la copertura di queste emozionanti gare dal sud estivo. Auguriamo agli atleti e agli allenatori un ottimo banchetto, un viaggio di ritorno senza incidenti e un buon riposo. Congratulazioni a tutti gli atleti e grazie a tutto il personale di supporto che ha fornito ai concorrenti una solida base su cui costruire le loro prestazioni. Ora ci sarà una pausa più lunga nella Bike-OL internazionale fino a metà agosto. Poi si terranno i campionati del mondo nella Repubblica Ceca. Fino ad allora, se volete scoprire cosa succede nei campi di allenamento e nella squadra, potete visitare il sito https://suimtbo.ch/, dove la squadra racconta le proprie esperienze. Per contenuti che non vanno sempre presi troppo sul serio, potete seguire la squadra anche su Instagram: https://instagram.com/suimtbo.

Clicca qui per le (brevi) interviste:

Staffetta mista con Ursina Jäggi, Noah Rieder e Adrian Jäggi: https://youtu.be/e0MYcw2woNY

Staffetta junior con Silas Lützelschwab, Noé Henseler e Flurin Schnyder: https://youtu.be/SGaxzpvYq6o

Ed ecco le immagini e le impressioni delle staffette (tutte le foto sono di Patrick Henseler): saranno pubblicate in seguito.

(Testo: Silas Hotz, Interviste: Sabrina Meister, Foto: Patrick Henseler)