Il podio è rimasto senza svizzeri nella long degli uomini: Daniel Hubmann è arrivato 6., Fabian Hertner 7. e Matthias Kyburz ha dovuto ritirarsi dopo avere perso una lente a contatto e subito dopo pure quella di riserva.
La long degli uomini è stata la prova dura che ci si aspettava: paludi profonde, legna per terra, in parte erba molto alta e una scarsa visibilità. Riassunto di tutti i partecipanti: Era spesso una grande lotta.
Questo l'ha confermato anche Daniel Hubmann, che ha vinto un diploma con il 6. rango: "Sono rimasto bloccato a volte nella legna e ho passato una palude profonda fino al ginocchio - là non avevo una buona sensazione a livello fisico." Inoltre non gli piace quando c'è una tratta così lunga dall'1 al 2. "Così si può perdere la gara fin dall'inizio." Ci sono state però anche in seguito fasi dove si poteva dubitare delle proprie decisioni.
A Fabian Hertner è andata un po' peggio: Oltre alla lotta continua che hanno avuto tutti, non è mai entrato nel "Flow" - un po' come Sabine Hauswirth. È stato inoltre una lotta mentale quando Novikov, partito sei minuti dopo, l'ha preso. Fisicamente era comunque pronto.
Dopo lo sfortunato quarto posto nella sprint con solo mezzo secondo di distacco, la sfortuna ha colpito ancora più duramente Matthias Kyburz: dopo avere perso una lente a contatto a causa di un ramo, l'ha sostituita con una di riserva che aveva con sè, questa è però subito caduta. In quel momento era stato ripreso dal campione del mondo Olav Lundanes, però si trovava al provvisorio terzo posto. 
Per il capo allenatore Patrik Thoma le conclusioni hanno sentimenti misti: "Il diploma di Elena è incredibile, il risultato degli uomini non è quello che speravamo. Mostra però che non viene regalato niente a questo livello!"
Risultati long uomini
(17.0 km / 345 m / 25 Punit):
1. Olav Lundanes (NOR) 1:45:25; 2. Leonid Novikov (RUS) +01:50; 3. William Lind (SWE) +02:13; 4. Magne Daehli (NOR) +03:08; 5. Eskil Kinneberg (NOR) +04:33; 6. Daniel Hubmann (SUI) +04:59
