La Svizzera con Judith Wyder, Florian Howald, Martin Hubmann e Elena Roos è campionessa europea di mixed sprint relay! In una vera dimostrazione di forza la Svizzera ha guidato dal primo all ultimo metro a Tesserete - alle altre nazioni è rimasta solo la lotta per le posizione dietro.

Con questa vittoria la svizzera ha vinto già la settima medaglia – e così ha già superato l’obiettivo di medaglie della federazione. La storia della staffetta sprint all’entrata della Valcolla vicino a Lugano si può raccontare incredibilmente velocemente: Dall’inizio Judith Wyder è andata via alle avversarie e ha aumentato il suo vantaggio ad ogni intermedio e di molto. Su tre chilometri e mezzo molto duri fisicamente ha distanziato il resto delle partecipanti di 55 secondi o più. Così vi è stata una prima decisione parziale.

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“Dall’inizio ho corso tranquilla e molto concentrata – ed ero spaventata quando al quinto punto ero completamente sola”, ha raccontato Wyder. In seguito, è sempre rimasta tranquilla, “Era semplicemente solo bello essere lì”, ha detto la mamma di una bambina di cinque mesi.

Florian Howald è partito con un vantaggio già quasi immenso su un percorso con molte strade strette, una lunga salita su scale e strade in pavé. Visto che lo svedese Emil Svensk è andata quasi così veloce come Judith Wyder in precedenza, il vantaggio si è dimezzato, non è però diventato pericoloso. “Ero molto motivato grazie al vantaggio, ma sapevo anche di non dovere fare una gara troppo rischiosa. Ma era difficile trovare la giusta dose tra gara controllata e rischio totale”, ha detto Howald, che alla fine ha cambiato a Martin Hubmann con 46 secondi di vantaggio.

Nel confronto diretto con l’ex-campione del mondo sprint, lo svedese Jonas Leandersson, Hubmann ha mostrato una bella gara, nonostante già prima del primo punto si sia scontrato con una transenna e si è infortunato al braccio. Ha però sentito qualcosa solo all’arrivo: “Era adrenalina al cento per cento, non sentivo praticamente niente”, ha detto Hubmann. Era un po’ nervoso per il recupero degli svedesi, è partito quindi più tranquillo e ha dato gas in seguito.

Elena Roos come ultima trattista era nervosa già presto. “Quando ho visto il vantaggio di Judith ho pensato: Bello, ora posso solo buttarla via io.” Dopo il 6. rango per lei un po’ deludente nella sprint domenica scorsa, ha però trovato presto la giusta tranquillità per fare una gara molto concentrata e senza errori. “Mi sono poi detta: Allora, adesso corro come una sprint individuale.” E questo significava: Veloce, molto veloce. Quanto grande era la pressione da aspettativa che aveva lo si è visto ancora negli ultimi metri quando è stata accolta dai suoi compagni e dal pubblico frenetico e nonostante questo ha continuato molto concentrata.

18 EOC2018 Medaille Riassunto: Non l’ha buttata via, il suo vantaggio all’arrivo sulla Svezia seconda era di 1:12 minuti, sulla Norvegia terza 3:10 minuti. Dopo tre giorni di gare agli europei in Ticino questa era già il quarto oro per la Svizzera.

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