In prima tratta, Florian Howald ha perso il contatto con i favoriti e ha cambiato in 14. posizione a Martin Hubmann. Il suo recupero ha portato la Svizzera al 5. rango, che Daniel Hubmann non è riuscito a mantenere in un finale di gara turbolento: 6. rango per la staffetta maschile.

I mondiali di C.O. di quest’anno nell’Østfold sono finiti con una staffetta turbolenta degli uomini. Il primo trattista Florian Howald ha fatto presto un errore e non è così riuscito a correre con il gruppo di testa. Ha dato il cambio con 1.35 minuti di ritardo in 14. posizione a Martin Hubmann. “Per me è una grande delusione”, ha detto l’abbattuto Howald.

Martin Hubmann è riuscito a gestire bene la difficile situazione di partenza e ha guadagnare rango dopo rango. È riuscito a recuperare velocemente il francese Frederic Tranchand e a ridurre assieme a lui il ritardo dagli atleti davanti. “Ero contento di potere correre con il francese, così sono riuscito a fare una buona gara e a guadagnare tempo.” All’arrivo è riuscito a cambiare addirittura in quinta posizione.

Daniel Hubmann è partito con circa tre minuti di ritardo in ultima tratta. A lungo ha corso con il francese, ma non è poi riuscito a tenere la sua velocità. Alla fine, è arrivato sesto. “Non ho rimorsi e sono contento con la mia gara”, ha detto Hubmann.  

La staffetta si è sviluppata come un giallo. La Norvegia, in testa dopo due tratte, ha fatto grandi errori in ultima tratta, mentre lo svedese Gustav Bergmann ha fatto una grande gara recuperando il minuto e mezzo di ritardo e portando la Svezia al titolo mondiale con 1 min. e 34 sec. di vantaggio. Deitro vi è stata una lotta agguerrita per argento e bronzo. Il norvegese Magne Daehli non ha solo perso la testa della gara, ma è stato superato anche da Finlandia, Francia e Repubblica Ceca. Anche a Daniel Hubmann non mancava molto in quel momento per tornare nella lotta per le medaglie. Alla fine, la Finlandia ha portato deici secondi di vantaggio sulla Francia all’arrivo. La Repubblica Ceca ha chiuso al quarto rango. La Norvegia è finita al deludente quinto posto per lei.
 

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(Testo: Annalena Schmid, Foto: Rémy Steinegger)