Piccoli errori, scelte di percorso non sempre ideali, e alla fine la condizione fisica hanno impedito a Sarah Lüscher di andare al di là di un comunque buono settimo rango. 

Dopo il quarto rango nello sprint (a 2 secondi dal bronzo) erano oggi 19 secondi che separavano Lüscher da un diploma. Comprensibile la sua frustrazione, anche se è piuttosto soddisfatta della sua gara: „Buona gara, molto concentrata, con una lettura costante in un terreno difficile, con felci e rami; ma è evidente che il risultato mi fa un po' rabbia.“  Non è rimessa in discussione la preparazione della gara: „Non sapevamo esattamente cosa ci aspettava e abbiamo evitato di focalizzarci su un tipo di terreno determinato.“

Jenzer 13, Hauswirth 38.
Sarina Jenzer dal canto suo rileva un'immagine un po' diversa: „un bosco ben corribile, molto più bello che quanto ci si poteva attendere“. Ma non è bastato questo giudizio per garantire una gara perfetta: „Ho fatto un paio di errorini nella fase iniziale, che mi hanno fatto perdere una trentina di secondi“. E la transizione dalla difficile parte iniziale molto tecnica alla zona più aperta ricoperta da felci e più rapida  „non mi è riuscita come sperato“.

Frustrazione per la terza svizzera Sabine Hauswirth. Partita meglio che le due compagne di squadra, al quarto punto era già in vista della norvegese Heidi Bagstevold, partita 3 minuti prima. Un'esitazione e una cattiva interpretazione della cartina, la obbligavano a ritrovare una linea d'arresto. Ciò che le riusciva, ma con una perdita di tempo notevole, e conseguente mancanza di concentrazione. Alla fine doveva accontentarsi del 38esimo rango.  

(Jörg Greb)