Dopo 2008, 2009 e 2011, Daniel Hubmann conquista il suo quarto titolo mondiale individuale, il primo sulla distanza media.  

Daniel Hubmann sapeva di aver fatto una bella gara. E la conferma l'ha avuta all'ultimo punto, visto l'entusiasmo dimostrato dai membri dell'equipe svizzera. Idem da parte dello speaker, che parlava dello „flying and punching Swiss man“. A quel momento era chiaro per il turgoviese: „Adesso ogni secondo è prezioso.“ Hubmann sprintava e migliorava il precedente miglior tempo di 3 secondi, tempo stabilito dal sorprendente francese Lucas Basset. Ma per il risultato finale ha dovuto attendere a lungo: „Nove aspiranti al titolo partivano dopo di me, la vittoria non era ancora assicurata.“ 

„Questo titolo fa molto bene“ 
Una volta conclusa la gara, Hubmann poteva lasciare libero corso alla sua gioia: „Questo titolo fa molto bene.“ Con queste parole si riferiva evidentemente a quanto avvenuto nei due giorni precedenti, ma anche al lungo periodo, dal 2011, senza medaglie d'oro. Periodo caratterizzato da infortuni, operazioni, riabilitazione, ma anche da un ritorno ai vertici mondiali, con 3 medaglie d'argento nel 2014. L'oro era il suo obiettivo per questi mondiali. E con una gara "pulita" ce l'ha fatta. Calmo e paziente nella prima fase di gara molto tecnica, e con un'eccellente condizione fisica nella parte centrale e finale della gara.  

Il dubbio di Hertner
Decisiva la regolarità di Hubmann durante tutta la gara. Al primo intertempo infatti era in testa il compagno Fabian Hertner per un secondo. A due terzi di gara era Basset a condurre per due secondi. Commenta Hertner. „Se solo facessi una volta una gara senza errori….“.  Verso metà gara ha infatti commesso due (piccoli) errori e alla fine gli mancavano 22 secondi per il bronzo e 35 per l'oro. Quanto ha perso per strada non vuole stimarlo. Ma gli intertempi parlano per lui: al punto 9 perde 39 secondi sul miglior tempo di tratta. E non è troppo soddisfatto del diploma, dopo l'argento del 2014. Ma si consola con la sua grande regolarità: „Negli ultimi sette anni ho concluso tutte le gare mondiali fra i primi 5; più costante di così....“ 

Altro tipo di delusione per Matthias Kyburz: dopo una buona partenza (settimo dopo un terzo di gara a 30 secondi da Hertner), perdeva una lente a contatto in un cespuglio, limitando notevolmente la vista sul resto del percorso. Kyburz terminava al quaratesimo rango, a oltre 5 minuti. 

(Jörg Greb)