Daniel Hubmann ha brillantemente difeso il suo titolo di campione europeo sulla lunga distanza. Oltre all'oro del turgoviese, la Svizzera conquista du diplomi con Baptiste Rollier e Sabine Hauswirth.

2016 eoc long hubmann daniel
Daniel Hubmann in drittura d'arrivo ...


2016 eoc long hubmann daniel 2
…e verso il podio.


2016 eoc long rollier baptiste
Baptiste Rollier e …


2016 eoc long hauswirth sabeine
… Sabine Hauswirth conquistano un diploma.


2016 eoc long gross julia
Julia Gross nel Top Ten.
Daniel Hubmann ha difeso il titolo europeo sulla distanza lunga che aveva conquistato due anni fa in Portogallo. Si tratta per lui del quarto oro europeo. Grande soddisfazione per il turgoviese, questo titolo conquistato nella disciplina regina dell'orientamento: «Sapevo di essere a mio agio in questo tipo di terreno», rileva Hubmann, che otto anni fa aveva conquistato, sempre nella Repubblica ceca, l'oro mondiale sulla lunga distanza. Daniel Hubmann ha terminato la gara in 96 minuti e 25 secondi, su un percorso di 16,1 chilometri con 650 metri di salita. Lascia a 1:22 il più prossimo avversario, il norvegese Magne Daehli; bronzo per lo svedese Martin Regborn. Ambedue sono alla loro prima medaglia in una competizione internazionale.

Prestazione compatta quella della squadra svizzera, con altri due atleti nel top ten: il neocastellano Baptiste Rollier, quinto, e l'argoviese Matthias Kyburz settimo. Un po' deluso Rollier per la medaglia mancata per 50 secondi: «Peccato, sulla seconda trattona perdo più di un minuto. La medaglia ci stava».

Anche Kyburz, campione europeo sprint, ha mancato la medaglia per un minuto: «Durante la gara mi sono reso conto che fisicamente non ero in formissima.» E ne ha sofferto soprattutto nelle salite.


Primo diploma per Hauswirth
Il miglior risultato svizzero in campo femminile è quello di Sabine Hauswirth. La bernese, campionessa europea di staffetta due anni fa, manca il podio per un minuto e mezzo, concludendo con un tempo di 78:24 : «Durante la  gara non ho mai avuto l'impressione di una corsa perfetta, ma mi sono detta che dovevo battermi fino in fondo». Questa rabbia è stata pagante alla fine: la 28enne conquista il suo primo diploma in una gara internazionale individuale. Secondo il suo dire, il percorso con continui saliscendi le si addiceva alla perfezione. 

Sul percorso di 10,3 chilometri e 400 di dislivello, si è imposta la giovane svedese Tove Alexandersson, che conquista il suo primo titolo europeo. Argento per la veterana norvegese Anne-Margrethe Hausken Nordberg, 40enne; bronzo per la russa Svetlana Mironova.

Altra svizzera nel top ten Julia Gross, soddisfatta della sua prestazione in una gara molto fisica, in particolare nella sceltona al quarto punto: «Sei subito al limite sui sentieri in leggera discesa.» Questa sceltona si è rivelata decisiva per il percorso femminile: «Al terzo punto mi sono fermata per fare la buona scelta di percorso. Sono felicissima di questo ottavo rango.»

La gara si è svolta in un terreno molto simile a boschi svizzeri: un bosco collinoso con una fitta rete di sentieri e strade forestali, tagli di bosco e diverse zone verdi. Ciò che si può incontrare facilmente nella catena giurassiana del canton Basilea.
Il tracciato ha messo a dura prova gli atleti, fisicamente e tecnicamente, soprattutto sulle trattone. Sia le donne che gli uomini ne avevano due, una nella parte iniziale e una nella parte finale. La più lunga del percorso maschile era di ben 3 chilometri, ciò che richiedeva una pianificazione ed un'esecuzione molto accurata.

Con questa gara si chiude la prima parte degli Europei. Mercoledì giornata di riposo, con un solo appuntamento: la premiazione in serata della long. Giovedì qualifiche middle, venerdì finale middle e sabato staffetta. 

I commenti degli altri svizzeri…
- Elena Roos, 16.: Perde secondi preziosi al primo punto:  «Sono partita un po' alla garibaldina" Si riprendeva subito, realizzando un ottimo intermedio sulla prima trattona, dal 3 al 4. «Ho raggiunto qualche altra concorrente, ciò che mi ha ulteriormente motivata a dare tutto». La gara non ha rappresentato una sorpesa per lei: «Come me l'aspettavo, un tipico percorso long.»

- Sina Tommer, 22.:
Eccellente prestazione per la giovane 21enne Sina Tommer, soddisfatta della sua gara, anche se non tutto ha filato liscio: «Ho avuto un paio di esitazioni, e non sono sempre stata conseguente nella messa in atto delle mie scelte di percorso. Ma per una prima europea non posso lamentarmi.»

Martina Ruch, 33.: <La bernese, che aveva conquistato la qualifica per il rotto della cuffia, è contenta della sua prima gara a livello europeo: «Ho reagito bene al mio risultato poco brillante di ieri. Non ho corso abbastanza diretta nelle zone ben corribili, ma in generale ho fatto una gara solida."

- Lisa Holer, 39.:
Soddisfatta l'argoviese del suo debutto europeo: «Non ho fatto una gara perfetta, ma è ok così». Grossa frenata al terzo punto, che ha cercato per 3 minuti e mezzo; la sceltona susseguente non le è riuscita alla perfezione. «In seguito ho trovato il buon ritmo», rileva la 21enne.

- Raffael Huber, 25.:
Gara solida per Raffael Huber, che ha fatto quello che ha potuto nel suo attuale stato di forma: «Un ritmo non troppo veloce, ma costante.» Ha perso un minuto all'ottavo punto e sulla seconda sceltona.

- Andreas Kyburz, 34.: «Un disastro», ammette l'argoviese sconsolato. Ha cercato già il primo punto: «In seguito ho chiuso bottega." Dopo la qualifica della vigilia era pertanto molto fiducioso: «Pensavo di poter conquistare un risultato di rilievo nella finale.»

-Térence Risse, 38.:
 Il 23enne friburghese ha pagato lo scotto del suo debutto in una finale europea: «Fisicamente dopo 30 minuti ero a terra.» Dopo la qualifica di ieri, durata ben 75 minuti, non aveva più sufficienti energie per sostenere un ritmo elevato. Tecnicamente per contro ha fatto una buona gara, perdendo solo un paio di minuti al punto 11. Non per questo si scoraggia: «E' stata una buona esperienza."

- Christoph Meier, 41.:
Il basilese cerca spiegazioni in zona arrivo: «Non avanzavo». Durante la gara si è sentito abbastanza a suo agio, con un paio di errorini di un minuto. «Si direbbe che non ho corso abbastanza in fretta», conclude Meier, anche lui alla prima esperienza europea.
(Text: Severin Furter; Bilder: Rémy Steinegger/steineggerpix.com)

Risultati
Uomini (16,1 km/ 650 m/ 23 punti): 1. Daniel Hubmann (Herrenschwanden), 96:25; 2. Magne Daehli (NOR), +01:22; 3. Martin Regborn (SWE), +02:08; 4. Karl Godager Kaas (NOR), +02:10; 5. Baptiste Rollier (Boudevilliers), +02:58; 6. Frederik Bakkman (SWE), +03:07; 7. Matthias Kyburz (Möhlin), +03:11; 25. Raffael Huber (Hedingen), +11:56; 34. Andreas Kyburz (Winterthur), +14:54; 38. Térence Risse (Cottens), +16:01; 41. Christoph Meier (Lausen), +17:05.
Donne (10,3 km/ 410 m/ 15): 1. Tove Alexandersson (SWE), 74:20; 2. Anne-Margrethe Hausken Nordberg (NOR), +00:41; 3. Svetlana Mironova (RUS), +02:33; 4. Natalia Vinogradova (RUS), +02:57; 5. Sabine Hauswirth (Belp), +04:04; 6. Hollie Orr (GBR), +04:30; 8. Julia Gross (Zürich), +05:34; 16. Elena Roos (Cugnasco), +06:53; 22. Sina Tommer (Elsau), +09:21; 33. Martina Ruch (Eggiwil), +13:24; 39. Lisa Holer (Möhlin), +15:07.

Classifica completa

EOC 2016
Foto seguiranno su Facebook