Swiss Olympic e le federazioni sportive svizzere hanno presentato a Berna la loro presa di posizione sulla "Promozione sportiva della Confederazione". Ha preso parte alla conferenza stampa Jürg Hellmüller, presidente di Swiss Orienteering, assieme ad altri 4 presidenti di federazioni sportive.

Secondo le federazioni sportive le priorità proposte sono errate e senza mezzi supplementari difficilmente gli svizzeri potranno ottenere nuovi podii. Così riassume il presidente di Swiss-Olympic Jörg Schild: «I tre concetti proposti rappresentano una visione forte per sostenere lo sport svizzero. Deve essere considerata nel suo insieme e come tale approvata dal parlamento, ma con le priorità fissate diversamente.»
  
Priorità errate da parte della Confederazione
Swiss Olympic è stato implicato dal 2013 nell'elaborazione del concetto globale, in particolare per ciò che concerne lo sport d'elite. E alla fine della pianificazione vi era un consenso generale fra le parti interessate: la Confederazione avrebbe sostenuto le federazioni con un importo annuo di 15 milioni. Ma la versione sottoposta alla consultazione non prevede che una partecipazione federale di 1.6 milioni a breve, e 8.5 a medio termine. Per lo sport svizzero ciò significa un serio handicap, visto che i mezzi sono necessari subito, e non fra dieci anni. E già oggi lo sport svizzero è sottodotato a livello internazionale. 
  
Sostegno costante richiesto per gli atleti svizzeri
 
Swiss Olympic e le federazioni sportive propongono di fissare diversamente le priorità, con la messa a disposizione di mezzi supplementari per la professionalizzazione degli allenatori, per un sostegno alle federazioni e per il finanziamento di infrastrutture sportive decentralizzate. Il sostegno deve essere previsto già dalla più giovane età, e 20 milioni supplementari dovranno essere messi a disposizione di Gioventù e sport. Se si andrà in questa direzione, e se i mezzi saranno disponibili subito e non solo a partire dal 2028, la Svizzera avrà la possibilità di mantenere il contatto con le migliori nazioni. 
  
Troppo pochi atleti dipendenti della Confederazione
 A livello internazionale la Svizzera è sottodotata: in Germania per esempio sono 800 gli sportivi che fanno parte integrante dell'esercito; in Austria 170. E in Svizzera sono 18 gli atleti impiegati al 50% dall'esercito, e 12 presso le guardie di frontiera. 
Secondo Jörg Schild per poter reggere il confronto a livello internazionale la Svizzera avrebbe bisogno di almeno 100 sportivi a tempo pieno impiegati nell'esercito, così come di un aumento importante delle giornate di servizio per gli sportivi nei corsi di ripetizione.
E per sostenere il suo punto di vista citava il presidente dell'Aiuto sportivo Max Peter: «La situazione della maggior parte degli sportivi d'elite è paragonabile a quelli dei Working Poor: solo un terzo degli sportivi d'elite può vivere di solo sport. Oltre il 40% degli atleti d'elite svizzeri guadagnano meno di 14'000 franchi l'anno, con un impegno personale ben oltre il 100%.» La conclusione del presidente di Swiss Olympic: «Il doppio impegno fra vita professionale e allenamento intenso frena ogni carriera sportiva.»